Immortalità e dintorni
di Isabella De Paz

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Sunto: L’umanità sarebbe sul punto di compiere il salto epocale, che segna l’inizio di una nuova era geologica, quella dell’homo immortalis. Su questa considerazione, che è motore e obiettivo della ricerca scientifica mondiale, Giuseppe Genna ha costruito un romanzo-non-romanzo, che egli considera opera letteraria estrema: History, storia di una bimba autistica guarita grazie a un innesto di mente surrogata e a un micro intervento robotico. Non si tratta di fantascienza, perché sono descritti esperimenti e studi sull’intelligenza artificiale a noi già contemporanei, effettuati da Roberto Cingolani all’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Le notizie che riguardano il prolungamento della vita stupiscono sempre meno. Cresce, quindi, il dibattito sulle implicazioni morali, giuridiche, religiose ed ecologiche del progresso. Vorrei che questo breve testo fosse leggibile come manovra di atterraggio sul nuovo pianeta Terra, popolato da individui geneticamente modificati. Il tempo è quello perfetto, declinato al presente con lo sguardo fisso nel futuro.

Abstract: Humanity would be on the verge of making the epochal leap, which marks the beginning of a new geological era, that of homo immortalis. On this consideration, which is the engine and goal of world scientific research, Giuseppe Genna has built a novel-non-novel, which he considers extreme literary work: History, a history of an autistic child healed thanks to a surrogate mind grafting and a robotic micro intervention. This is not science fiction, because they are described experiments and studies on artificial intelligence that are already contemporary to us, carried out by Roberto Cingolani at the Italian Institute of Technology in Genoa. The news concerning the prolongation of life amazes less and less. Therefore, the debate on the moral, juridical, religious and ecological implications of progress is growing. I would like this brief text to be readable as a landing maneuver on the new planet Earth, populated by genetically modified individuals. Time is perfect, declined to the present with a gaze fixed on the future.

Isabella De Paz. Laurea in Giurisprudenza e baccalaureato in diritto a Strasburgo (Unione Europea) Si occupa di analisi psicanalitica didattica a Parigi nel 1973. Giornalista professionista. Dirige le riviste «Patologia clinica», «Il gioco della materia e delle idee», «Hippocampo», «Maja». Redattrice ordinaria presso Giorgio Mondadori Editore dal 1981. Collaboratrice fissa de "Il Messaggero", scrive anche per i quotidiani "La stampa", "Stampa-sera", e per i periodici «L'europeo», «L'Espresso», «Il piacere», «PoP», «Excelsior», «L'llustrazione Italiana», «Ad», «Bella Italia». Assieme a Emanuela Sciandra ha direttol'Ufficio Stampa e Relazioni Culturali presso il Centro Internazionale per studiosi e studenti stranieri, a Santa Margherita Ligure. Ha partecipato a varie iniziative radiofoniche della RAI e di altre emittenti: conduttrice del rotocalco radiofonico quotidiano "RP1", autrice di testi per Olimpo2000, Il motto matto, Voglia di apocalisse. Per la RAI realizza numerosi speciali del TG1: "Italia straniera", "Emigranti di élite: musicisti, scienziati e artisti premiati all'estero", "Roma fuori orario" e altri).
È stata docente di "Diritto dei Beni Culturali nella Unione Europea" presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova, Facoltà di Scienza della Comunicazione. È stata cultrice di Diritto Pubblico presso la stessa Università. In particolare si è occupata di Diritto Internazionale dei Beni Culturali. Nello stesso campo è autrice di numerose pubblicazioni: La tutela dei beni culturali nei paesi dell'est europeo, Roma, Poligrafico dello Stato, 1999; Elementi di diritto pubblico e di legislazione dei beni culturali, Ecig, 2002; Guida alla disciplina della unione europea in tema di beni culturali, Ecig, 2003; La problematica definizione di bene culturale, Centro Internazionale di Studi Italiani, 2001; Il diritto dei beni culturali nella Unione Europea, Ecig, 2004. È anche autrice dei libri: Il mio primo uomo (pubblicato da Longanesi); I sogni come interpretarli; Il caso Rushdie, Elettrocardiodramma, Fiabe Buddiste.
Ha lavorato nel mondo del cinema e dello spettacolo: attrice cinematografica con Bavaria-film e altre produzioni italiane e straniere; soprano acuto nel coro "I madrigalisti" diretti dal medico-maestro di musica Leopoldo Gamberini; iscritta alla SIAE come paroliere, firma i testi di Amarsi forse ma sempre (Blandini-Calabrese-Matti). Particolarmente sensibile alle problematiche degli autistici e portatori di handicap, è organizzatrice della serie di eventi culturali Musica per Costruire con Agimus Count Down Project, missione spaziale sulla terra alla ricerca di uguali e diversi

ArteScienza Anno IV, N.8 dicembre 2017